Ho seguito per molto tempo il fenomeno delle persone scomparse per studio e per impegni personali, ma mi sono concretamente avvicinata al questo dramma dopo la scomparsa di una donna di Pescara cara alla mia famiglia e  alle mie cugine.

Il caso della  scomparsa di Silvana Pica mi ha così particolarmente colpita tanto da spronarmi a scrivere il libro “La vita sospesa di Silvana” sulla sua esistenza di donna e di madre e sulla sua scomparsa.

Silvana Pica è scomparsa il 17 gennaio 2012  e  i miei contatti con le amiche ed il figlio Lorenzo mi hanno aiutata a comprendere la sofferenza di una famiglia che ha perso una persona cara. Operare poi sia a livello regionale che nazionale in una associazione di volontariato ha aiutato la mia formazione su questa problematica e mi ha dato la forza di affrontare altri incarichi nel volontariato in aiuto alle persone e alle famiglie colpite da questo dramma come dal problema di minori sottratti da uno dei due genitori o anziati colpiti da Alzheimer.

Ho lavorato in sinergia con la Guardia di Finanza e il Soccorso Alpino organizzando convegni  e partecipando alle esercitazioni specifiche per la ricerca delle persone scomparse in ambienti montani in condizioni climatiche avverse come ad esempio in caso di valanga.  Questa mia breve, ma intensa, esperienza mi ha riempito il cuore perché in qualche modo, seppur in minima parte, ho potuto contribuire a non far cadere nell'oblio gli scomparsi e a far conoscere e riconoscere concretamente il fenomeno delle persone scomparse.